Sono tantissimi i giovani volontari che affiancano i nostri educatori nelle attività animative nei centri estivi e nelle attività durante l’anno: aiutano i ragazzi più piccoli dei centri nello svolgimento dei compiti, ci supportano durante le feste e gli eventi, danno il proprio contributo con piccole opere di sartoria, falegnameria, preparazione di costumi per spettacoli… Nell’estate 2013 sono stati oltre 100 i ragazzi dai 13 ai 22 anni che hanno seguito i nostri incontri formativi sulla gestione dei centri estivi e le principali tecniche di animazione e si sono sperimentati come animatori volontari nei vari centri.
Paola Bersani, coordinatrice dei Centri di Carpaneto e Gropparello e referente per l’area estate dell’Arco, ci spiega che è un volontariato spinto da molteplici ragioni: i ragazzi motivano la loro adesione spiegando “ho vissuto la mia infanzia al centro”, “amplia la mia esperienza”, “qui mi diverto e sto bene”, ma sono molto spesso accompagnate dal concedersi, più o meno consapevolmente, di vivere una intensa esperienza formativa. Essere volontari L’Arco, per Paola, significa trascorrere il tempo libero in modo stimolante, costruendo relazioni attraverso il fare e lo stare insieme: perché questi ragazzi diventino sempre più volontari attivi del territorio, occorre investire sulle loro capacità e sulla creazione di momenti e spazi di aggregazione e socializzazione alternativi. Si tratta anche di stare con loro, rassicurarli e ascoltarli nell’espressione dei loro dubbi, interessi, desideri e opinioni: avere fiducia, sostenerli, chiedendo loro un impegno esplicito, responsabilizzandoli e invitandoli a mettere a disposizione di altri le loro competenze e un po’ del loro tempo.
A questo proposito abbiamo raccolto una piccola storia da Paola, quella di Sergio, un episodio significativo di un risultato e un esempio di come quotidianamente si lavora all’integrazione.
Paola racconta:
Il torneo di calcetto per i ragazzi delle medie del Centro Spazio è iniziato un pomeriggio di metà ottobre. Ho chiesto a Sergio di fare l’arbitro: è un ragazzo rumeno di 17 anni che dalla quinta elementare frequenta il servizio e che, non appena raggiunta l’età prevista, ha partecipato al percorso di animatore volontario.
Mi ha colpito molto il suo atteggiamento di accoglienza verso altri ragazzi rumeni da poco arrivati in paese. Sergio ha tradotto loro le regole del torneo ma soprattutto lo spirito di questa proposta (divertimento e gioco, competizione limitata al tempo della gara), facendomi capire non solo quanto in questi anni abbia interiorizzato quello che noi operatori abbiamo voluto trasmettere, ma anche quanto può diventare ricco e importante un luogo dove si può trovare qualcuno che parla lingue straniere… e di giovani mediatori, fra gli animatori volontari, ce ne sono: dal Marocco, dalla Romania, dal Burkina… Ovviamente ieri sera ho detto a Sergio quanto sono orgogliosa di lui!!!!